Il progetto si chiama “La finestra sul cortile” e, paragonato al capolavoro di Alfred Hitchcock, non offre il “brivido dell’imprevisto” né la suspence di cui il regista è stato l’indiscusso maestro. Tuttavia, sta proponendo, da ot
tobre 2022, a più di 400 studenti degli Istituti Comprensivi dell’Orvietano, un’appassionante esperienza di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico e all’uso di audiovisivi nella didattica. Quattro le attività al
lestite dal cantiere de “La finestra sul cortile”: formazione dei docenti, laboratori di produzione audiovisiva nelle classi, visione di opere al cinema, presentazione dei lavori realizzati alle comunità locali.
Promosso dalla Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” – in partenariato con la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, l’associazione “Orvieto Cinema Fest”, gli Istituti comprensivi di Orvieto Montecchio, Orvieto Baschi, “Muzio Cappelletti” di Allerona e l’Istituto Omnicomprensivo “R.Laporta” di Fabro – il progetto è risultato ammesso alle risorse del bando “Cinema e immagini per la scuole – Il Cinema e l’Audiovisivo a scuola – progetti di rilevanza territoriale” del Ministero dell’Istruzione insieme al Ministero della Cultura.
Il percorso di apprendimento e di alfabetizzazione condotto da esperti del settore, che vedrà il coinvolgimento anche dei docenti, si differenzia dal tradizionale approccio didattico che si ferma al “vedere”. L’idea proposta è quella di “sperimentare, costruire e realizzare” un linguaggio adatto a comunicare con le immagini: si impara facendo, approcciando, con specifiche attività – critiche, riflessive, analitiche e compositive -, quello che precede il “vedere” il prodotto concluso. L’obiettivo è di entrare davvero all’interno della grammatica e sintassi del linguaggio cinematografico e audiovisivo, ossia di quell’esperanto diventato ormai il vettore planetario di cultura.
Si comincia quindi con la formazione dei docenti – curata da Francesco Crispino (esperto individuato dal Ministero della cultura) -, si allestiscono i percorsi per conoscere le tecniche di scrittura e progettazione, le varie tipologie di prodotto (film, documentario, corto, etc.), le tecniche di illuminazione, ripresa e montaggio. Infine, si partecipa a proiezioni sul “grande schermo” presso la “Multisala Corso Orvieto” e il Clev Village”. Per 8 classi delle scuole primarie e 16 insegnanti l’esperienza diventerà più immersiva poiché diventeranno loro stessi i protagonisti, fino a maggio 2023, di botteghe “multimediali” dove si metteranno le mani in pasta, lavorando con le immagini e con gli strumenti hardware e software. Dapprima con quelli “a portata di mano” (LIM, smartphone e tablet) per poi passare a quelli “veri”: la macchina da presa Canon e Fuji, il software di montaggio (Adobe Première) e di Stop-Motion (Stop-Motion-Pro). In mezzo, tutto il corredo necessario ad allestire un set: ciak, cavalletti, luci, stativi, pannelli riflettenti, magic arm, slider, monitor e altro. Alla fabbrica delle immagini in movimento sono riservate 384 ore.
Alla fine, da queste botteghe dovranno uscire fuori piccole “opere audiovisive” che verranno presentate al pubblico e proiettate anche in occasione dell’edizione 2023 di “Orvieto Cinema Fest”, consolidato e apprezzato evento autunnale organizzato dall’omonima associazione.