Responsabile Dott.ssa Eleonora Picecchi – Sede: Voc. Torre n.75 – Frazione Collevalenza -Todi (PG)
In considerazione della complessità dei bisogni emergenti nella popolazione dei pazienti affetti da patologie mentali gravi, che richiede risposte di cura e riabilitazione variamente articolate, la struttura costituisce parte integrante della rete complessiva di risorse e servizi afferenti ai Dipartimenti di Salute Mentale, ed è chiamata a svolgere una funzione di supporto e di integrazione ai programmi terapeutico riabilitativi individuali predisposti dai Centri di Salute Mentale del territorio. L’unità di convivenza in quanto struttura territoriale, intende configurarsi come una componente fondante del percorso riabilitativo psico-sociale dell’utente affetto da problematiche di tipo psichiatrico. Prendendo spunto dalla Legge 180 la struttura si pone quale alternativa alle “istituzioni totali”, attraverso un processo di inclusione sociale, basato sul diritto alla salute e alla cittadinanza di tutti gli individui. L’unità di convivenza si propone in particolare di accogliere sia utenti giovani con bisogno di sostegno emotivo in fasi particolari del trattamento individuale, sia persone con più lunga storia di malattia con bisogni prevalenti di risocializzazione.
Modalità di gestione: L’Unità di Convivenza è una struttura privata gestita dalla Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio di Orvieto.
Anno di attivazione: marzo 2018
Destinatari: Utenti maggiorenni di entrambi i sessi affetti da patologia psichiatrica, con storia recente di malattia e necessità di sostegno emotivo in particolari fasi del trattamento individuale o con più lunga storia di malattia con bisogni prevalenti di risocializzazione.
Equipe di lavoro. Direttore Sanitario e consulente psichiatra, Responsabile del servizio, Psicologa-psicoterapeuta, Assistente Sociale, Infermiere, Operatori della riabilitazione psicosociale, Operatrice Socio Sanitaria.
Attività fondamentali: Possiamo distinguere tra attività terapeutico-riabilitative legate alla dimensione di convivenza (igiene personale, cura degli ambienti, cucina, colloqui psicoterapici, etc.) a cui partecipano tutti gli utenti, ed attività riabilitative tese al progressivo recupero delle autonomie e della reintegrazione sociale (frequentazione di palestra, piscina, cinema, discoteca, laboratori esterni, percorsi formativi o d’inserimento lavorativo) a cui gli utenti partecipano in maniera differenziata in base a bisogni e potenzialità diversi per ciascuno.